giovedì 10 novembre 2011

ARTESTRASSE... LA CREATIVITA' SI FA STRADA

Immaginate una bella domenica di fine estate, le famiglie appena tornate dalle vacanze estive, la voglia di godersi ancora qualche ora di pace e tranquillità e, perché no, ancora un po’ di sole caldo.
Immaginate adesso di essere in una bella città, di passeggiare tra le sue vie principali, circondati da maestosi edifici storici ed eccelse opere architettoniche, che racchiudono prestigiose boutiques, caffè e negozi.

Immaginate ora di entrare nella parte antica della città, quella che nel tempo che fu era il cuore pulsante, attraversatene i vicoli acciottolati, perdetevi con l’immaginazione nei resti delle colonne e dei fori dell’epoca romana… ed ecco che uno scenario multicolore e dalle mille sfaccettature si apre davanti ai vostri occhi…

Tra le rovine storiche appaiono mille banchetti, ognuno fa bella mostra di sé, con i suoi prodotti fatti a mano dall’aria accattivante e genuina allo stesso tempo, ogni creazione è preziosa nella sua unicità e semplice nella sua manifattura.

E’ il mondo di Artestrasse, il regno della creatività che si fa strada grazie ai mille artisti che si ritrovano per confrontarsi ed esprimere, mostrare, condividere il loro estro e la loro fantasia con tutto il mondo attorno.

Una fotografia non è una semplice immagine, è qualcosa che lega l’artista allo spettatore, il quale esperisce le sensazioni di chi l’ha creata attraverso l’immagine ritratta, apprezzandone così il significato.
Una scultura lignea, esclusiva e fatta a mano, attira la nostra attenzione con le sue calde nuances mielate e ci perdiamo nelle venature del legno, elemento primordiale e vitale, antico e moderno, semplice ed elegante.

Incontriamo artisti di tutte le età, dai ragazzi giovani con i loro banchetti improvvisati, agli uomini maturi, che espongono le loro opere in cornici ricercate e minimaliste.
Una giovane donna dalla lunga gonna colorata ci invita ad osservare le sue fotografie e siamo così colpiti da una bellissima macro di un campo di papaveri; poco avanti i riccioli argentei di un uomo catturano il nostro sguardo ci orientiamo verso le sue creazioni scultoree in marmo.

La passeggiata prosegue nel fresco pomeriggio bresciano e camminando lungo via Cattaneo, sede dell’evento, ci fermiamo per un aperitivo in uno dei caratteristici bar all’aria aperta; ed ecco che incontriamo i bresciani d.o.c., le famiglie a spasso con i bambini che corrono attorno ai tavoli dei bar dove la gente beve in compagnia chiacchierando e sbocconcellando panini mignon e salame tipico.

Ma la tappa da non perdere è poco più avanti.
Pochi passi ancora sull’acciottolato ormai liscio e lucente e incontriamo le esposizioni di gioielli fatti a mano, di svariate fogge, con elementi semplici come acciaio, legno e alluminio a quelli eseguiti con materiali pregiati e dal design ricercato.

Incontriamo Elisa, che ci accoglie sfoderando uno dei suoi sorrisi davanti alla sua esposizione di gioielli realizzati interamente a mano. Ci perdiamo negli orecchini realizzati in argento e pietre dure, con inserti originali e non convenzionali. Le collane, lunghe o accollate, semplici o riccamente decorate, fanno bella mostra di sé di fonte alle donne che timidamente si avvicinano e se le appoggiano per vederne l’effetto.
Ma c’è qualcosa di più scintillante ad attirare la nostra attenzione: un meraviglioso bracciale realizzato in cristalli Svarowski neri, un colore elegante da indossare e da esibire in un'occasione speciale.
Decisamente spettacolare…

Acquistiamo alcuni orecchini senza dimenticare il fantastico bracciale e continuiamo il nostro giretto in mezzo alle esposizioni e qui troviamo Anna, giovane interior designer, che con disinvoltura elargisce consigli su come arredare casa o semplicemente valorizzarne alcuni ambienti con dettagli innovativi e dal design moderno.
Ci illustra alcuni progetti e ci spiega come dare un tocco di tocco di classe a casa nostra con semplici oggetti d’arredo e nuance più calde…

Eccoci giunti alla fine della nostra passeggiata… 
Il sole tramonta dolcemente accarezzando il campanile del duomo vecchio, abbracciato dall’edera e sfiorato dall’aria fresca dell’estate che sta per finire… in fondo al viale l’autunno…






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giovedì 3 novembre 2011

DROPS OF WORLD



Gocce… perché chiamare un blog gocce? E per di più “gocce di mondo”?
Perché proprio una piccola goccia ha un notevole potenziale intrinseco, sebbene sia piccola nella sua forma, nelle sue dimensioni, nella sua essenza, ha una valenza dalle molteplici sfaccettature e vista da più angolazioni è indubbiamente una componente insostituibile della nostra esistenza. Amo pensare alle gocce nella loro forma più seducente, citando le cosiddette “trois goûtes de Chanel N°5” che la donna indiscutibilmente più bella di tutti i tempi, la meravigliosa Marilyn Monroe, indossava prima di andare a dormire. Un elemento semplicissimo in grado di conferire un’ineguagliabile femminilità e sensualità.
Altra immagine che metto a fuoco è la goccia come particella incandescente, un lapillo, una goccia di lava, una minuscola parte di uno stupefacente e irruente spettacolo della natura… un’eruzione vulcanica.

Una goccia ha dunque svariate caratteristiche, è tuttavia parte della vita umana ed esprime anche i nostri sentimenti.
Una lacrima, ad esempio, una minuscola lacrima, trattenuta fino all’ultimo istante, che scende dolcemente sulle guance di una donna commossa, emozionata, innamorata, le lacrime sono gocce, gocce del nostro più profondo IO, che non riusciamo a trattenere dentro di noi e allora lasciamo scorrere dolcemente, un dettaglio quasi impercettibile ad occhi esterni, mentre nell’anima una minuscola lacrima scatena una tempesta di sentimenti.
Gioia, delusione, tristezza, mille altre sensazioni racchiuse in una piccola, nascosta, Goccia.
La natura stessa ci insegna che dalle GOCCE nasce tutto, la vita stessa nasce dall’acqua, inutile quindi dire il perché ami parlare di questa minuscola forma tondeggiante…
Da questa immagine semplice, ma per me carica di significato nasce questo blog, che vuole essere un timido modo per scrivere, raccontare e soprattutto condividere con amici e conoscenti, lettori casuali o a chi distrattamente non si cura del mondo circostante le mie esperienze, le mie sensazioni, più o meno intense, i miei viaggi o brevi escursioni, come piccoli frammenti, lasciando poi il giudizio e la soglia di interesse al lettore.
Un modo per condividere il mio mondo, mettendo a fuoco ciò che amo e che vale la pena di raccontare, uno strumento per esprimere i miei punti di vista, osservare l’esterno, i colori ed i profumi che mi circondano, mettermi in discussione e creare nuovi discorsi…